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Archives for : May2006

Update su Alaa Abd El-Fattah.

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Dallo scorso 7 maggio Alaa Abd El-Fattah é rinchiuso in carcere insieme ad altri esponenti d’opposizione. Il suo blog continua però ad essere aggiornato, il suo ultimo articolo risale al 10 maggio. In questo post si legge:

“Today it hit me, I am really in prison. I’m not sure how I feel. I thought I was OK but I took forever to wake up. The way fellow prisoners look at me tells me I do not feel well but I can’t really feel it.”

Spero che implodano tutti!

Oggi domenica domestica. Rifletto? Che cosa deve ancora avvenire in Italia per capire che il sistema non regge?

Parmalat, Cirio, FinMec, BankItalia, Ricucci, Berlusconi e ora anche il calcio. Il “Giuoco del Calcio”, il passatempo, il giocattolo, la domenica ludica degli italiani medi e non medi.
Non capisco più nulla e sono stanco. Non sono un grande patito di calcio e non ho interesse su quello che succede, ma mi spaventano gli avvenimenti dell’ultimo anno.
Tutti sono collegati a tutto. Sport, aziende e politica. I “potenti” sono oramai così intrigati tra loro, che si stanno confondendo, non ce la fanno più a sorreggere il sistema. Stanno implodendo!
Politici che hanno squadre di calcio, imprenditori che fanno i politici, calciatori che fanno i politici e politici che fanno gli imprenditori.
Quelli di destra chiamano comunisti quelli di sinistra, quelli di sinistra chiamano fascisti quelli di destra. Un governo va in carica con 25.000 voti di differenza.
Sono stanco. Non ci sto più dietro, girano troppi nomi, sempre gli stessi.
Sono seriamente preoccupato.
Questo paese é l’esempio perfetto della teoria del Caos, dove i fenomeni apparentemente caotici hanno ugualmente un ordine.
Tutti i giorni le parole innovazione e ricerca sono continuamente disponibili, escono dalla bocca dei nostri imprenditori e dei nostri politici. Poli scientifici e di ricerca nascono come funghi attraverso finanziamenti statali e/o regionali, molti saranno semplicemente futuri centri residenziali creati dai cugini dei “Furbetti”. Speriamo che questi implodano presto.
Bisogna cambiare tanto e azzerare tutto, ma dobbiamo cambiare per prima cosa il nostro modo di vedere e accettare le cose. Non é vero che siamo sempre stati così. Parliamo tanto dei giapponesi, del loro rispetto verso le aziende. Da noi era un onore lavorare alla Lancia, era un onore lavorare all’Olivetti ed era un onore lavorare alla Brionvega.
Oggi creiamo giornalmente terreno fertile all’ignoranza. E’ ora di tornare nel vero reality show.

Anche l’Egitto fa la sua bella figura

In Egitto, Alaa Abd El-Fattah, é un famoso blogger, un critico politico, che domenica scorsa é stato arrestato insieme con altre dieci persone, durante una dimostrazione nelle strade del Cairo. L’arresto é stato effettuato per aver effettuato propaganda contro il regime e per offesa pubblica verso il presidente egiziano.

Il blogger e una cinquantina d’attivisti del gruppo democratico “Kifaya“, si erano radunati nel centro della città  del Cairo, per supportare due giudici indipendenti sotto processo.
Lo scorso anno Alaa Abd El-Fattah e sua moglie Manal, sono stati premiati al concorso tedesco “Deutsche Welle Weblog Awards” (sito in lingua spagnola), con il premio speciale “Reporters without Borders”, per la loro attività  in Egitto, a favore dei diritti umani, delle riforme politiche e aver avviato un processo critico nella rete.
In concreto, come spesso avviene in questi casi, l’arresto é semplicemente un atto per incutere timore a tutte quelle persone che attivamente e intelligentemente, criticano le posizioni politiche del proprio e di altri paesi.

Altre fonti italiane che parlano di questo schifoso arresto:

http://bloggersenzafrontiere.blogosfere.it/

http://www.coruzzi.net/

Quaero va avanti

Il progetto, che dovrebbe costruire il primo motore di ricerca totalmente europeo, dopo i problemi iniziali, sta cominciando a prendere forma.

Si prevede che per lo sviluppo di Quaero, ci sarà  bisogno di circa 250 milioni di euro. L’Unione Europea stanzierà  da sola circa 90 milioni di euro, i contanti mancanti saranno versati dalle aziende francesi e tedesche che prendono parte al progetto.

Al momento si sta proprio calcolando come dividere questa spesa. Dalla parte tedesca troviamo la Empolis, spin-off del colosso media Bertelsmann, la Thomson, Grass Vally, Lycos Europe, MediaSec Technologies, Siemens, DFKI (il centro ricerche tedesco per l’intelligenza artificiale), l’istituto Frauenhofer, le università  di Karlsruhe e Aquisgrana. Lycos si occuperà  di programmare una parte del cuore di Quaero.
Rimane ancora da chiarire la locazione della sede tedesca di Quaero, questione che rimarrà  aperta sino alla chiusura del contratto tra i partner tedeschi, cosa che dovrebbe avvenire nelle prossime settimane.

La storia si ripete. Google VS Microsoft

Internet Explorer 7 é ancora in fase beta, eppure comincia a far discutere. IE7 conterrà  una “searchbar”, che sarà  inizialmente predisposta per la ricerca su MSN.
Chi potrebbe lamentarsi di questo? Google, che si rivolge addirittura alla giustizia americana. Il motivo é sempre lo stesso, che già  conosciamo da anni.
Google denuncia l’uso scorretto della posizione monopolistica Microsoft. Il tutto si può riassumere attraverso alcune dichiarazioni rilasciate al New York Times (registrazione necessaria), da parte di Marissa Meyer, vice presidente di Google: “Il mercato favorisce le scelte aperte e le aziende dovrebbero competere basandosi sui loro utenti e sulla qualità  dei servizi. Noi non pensiamo che sia corretto che la Microsoft preimposti MSN. Noi crediamo che dovrebbero essere gli utenti a scegliere“.

Il discorso é corretto, ma ho seri dubbi sulla correttezza di Google. Basta ricordare che alcune settimane fa Google ha concluso un accordo con Firefox per integrare la sua ricerca nell’omonimo browser.
Anche Opera utilizzo di default Google come motore di ricerca.
E l’affare con DELL? Ce lo siamo scordati? Google pagò 1 miliardo di dollari affinchà© sui computer DELL venissero preinstallate Google Toolbar e Desktopsearch.
Insomma le campagne marketing per spingere la diffusione della Google Toolbar sono state notevolmente aggressive.
Inoltre non capisco perchà© Google inizi a muoversi proprio adesso utilizzando queste argomentazioni. Sono anni che Internet Explorer 6 devia le ricerche internet direttamente su MSN, anche se manca un vero e proprio campo per la ricerca, il risultato rimane lo stesso. Devo quindi intendere che si ha realmente paura di IE7 e che forse riuscirà  a riprendersi le quote di mercato perse in questi anni.
Ricordo ancora bene le lotte giudiziarie degli anni 90 con Netscape.
Allora il verdetto andò a favore di Netscape e fu incolpata la Microsoft di utilizzare in modo scorretto il suo monopolio, creato con il sistema operativo Windows, per favoreggiare l’utilizzo d’Internet Explorer.
Oggi la Microsoft si comporta di conseguenza, respingendo tutte le accuse. Dean Hachamovitch, manager Microsoft, sempre attraverso il NYT dice: “Nonostante gli avvenimenti avvenuti in passato, il nostro principio fondamentale é sempre stato quello di dare il controllo all’utente“.

Secondo la Microsoft, gli utenti potranno cambiare le impostazioni solo con quatto “click”. Ecco quindi Google contraddire, dichiarando che non tutti gli utenti sono in grado di poter cambiare queste impostazioni.
Prevedo quindi grosse battaglie, a colpi di click. Quanti click occorrono per cambiare la pagina iniziale del browser? Uno o due? Ma l’utente é in grado di fare questa operazione? No siamo tutti stupidi, abbiamo bisogno del call center per cambiare il motore di ricerca.
Mi sento anche io stupido nel ricordare che il successo di un servizio dipende sempre e solo dalla qualità  dello stesso. Non mi sembra che Google abbia bisogno d’utilizzare questi stupidi argomenti, che secondo me provocano esattamente l’opposto di quello che si vuole raggiungere.