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Archives for : August2006

Il presidente iraniano blogga.

Da un paio di giorni é disponibile online il blog del presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad. Sarà  sicuramente interessante seguire ciò che avrà  da dire, inoltre mi pare che Ahmadinejad sia in assoluto il primo presidente ad avere un blog vero e proprio.
Il primo post (08-08-06) descrive la sua storia e quella dell’Iran, parla quindi di monarchia, di Khomeini e degli anni in guerra contro il nemico iracheno.
Non so e non riesco a capire se dietro la tastiera ci sia veramente Ahmadinejad o qualche suo dipendente.

Non mi sembra che i media abbiano reagito in modo particolare alla notizia, l’unica che ho letto é stata quella ufficiale redatta da Reuters, altrimenti il nulla.
Non so se ne esistano altri, ma mi pare che questo blog sia il primo creato da un presidente.
La traduzione inglese lascia a desiderare, basta leggere la domanda del “polling”:
Do you think that the US and Israeli intention and goal by attacking Lebanon is pulling the trigger for another word war?

Se qualcuno ha più informazioni riguardo ad una futura Word War, é pregato d’inviarmele.

Site of the day: The evolution of desktops

The evolution of desktops

Interessante sito che mostra lo sviluppo delle differenti interfacce grafiche dal 1984 (Macintosh System 1) fino ai giorni nostri con il prossimo Windows Vista.

Fonte: Basicthinking

Mozilla incubatore d’idee

Mozilla Labs
Interessante il nuovo progetto Mozilla Labs, una piattaforma creata dalla Mozilla Corporation, nata per ospitare idee e prototipi intorno al futuro sviluppo delle applicazioni web.
Questa piattaforma é formata da un blog informativo e da un sistema wiki orientato verso tecnica e sviluppo.

La rete sociale avanza in Iran

Oggi l’Iran é lo stato medio-orientale con il più alto numero di blogger. Uno dei più famosi é sicuramente Hoder Hossein Derakhshan, che dal 2001 scrive sul suo blog i.hoder (persianoinglese).
Derakhshan é uno dei primi blogger iraniani che ha intuito il funzionamento sociale della rete e grazie a questo mezzo ha iniziato a diffondere idee di rivoluzione sociale contro i Mullahs, argomento considerato da sempre forte tabù politico.
Proprio a causa delle sue idee e dei suoi messaggi Derakhshan é diventato una sorta d’eroe popolare in Iran.

Essendo il blog un sistema d’informazione utilizzato dalle giovani generazioni, appare chiaro che i suoi messaggi si siano diffusi a macchia d’olio all’interno degli istituti scolastici e nelle università , dando moto ad un effetto domino devastante, che ha fatto vedere la luce a 700.000 nuovi blog in poco tempo, certamente non tutti di natura politica.
Nonostante i suoi successi, Derakhshan rimane molto critico a riguardo e non vede ancora attraverso i blog una reale opposizione politica, anche perché molti blog parlano d0argomenti privati che con la politica proprio non hanno nulla a che fare.

Ma c’é un fattore importante: la diffusione di dati privati é contro l’ideologia dello stato iraniano e di conseguenza si scontra con la società , la cultura tradizionale e chiaramente la politica.
Derakhshan definisce i blog in Iran come “allenamenti per l’individualità , un luogo dove i giovani iraniani imparano a comunicare. Secondo i suoi dati circa il 35% delle persone che scrivono sono donne, che attraverso la rete cercano di creare una comunità  di persone che si batta contro il problema della discriminazione femminile.
Ci si aspettano comunque delle reazioni negative da parte del governo, che già  nel 2004 arrestò un giornalista iraniano a causa delle sue critiche politiche sul blog omemarian.blogspot.com.

Esattamente come in Cina (e purtroppo tanti altri stati), tutto questo conferma che la rete fa paura ai sistemi, perché crea consapevolezza e diffonde conoscenza, due elementi importanti perché si attivino determinati processi democratici.
Da alcune settimane in Iran é stato attivato un centro informatico, dedicato appositamente al filtraggio di contenuti politici e di pagine web.

Chiaramente il blog di Derakhshan é da tempo irraggiungibile dalla rete iraniana e anche tutti gli altri blog, che non sono conformi al pensiero del governo iraniano hanno vita dura.

I problemi di Microsoft Live

Non bastavano i problemi fuoriusciti dopo il lancio dei nuovi servizi Live Spaces e Live Messanger, alla Microsoft adesso cominciano seriamente a preoccuparsi per il futuro dei loro prodotti, soprattutto per quelli appartenenti alla categoria “Microsoft Windows Live”.

Niall Kennedy, una delle personalità  più importanti alla Microsoft, ha deciso di lasciare l’azienda, ma non é tanto il suo licenziamento che sconvolge, quanto la sua durata. Kennedy aveva iniziato la sua avventura in Microsoft lo scorso aprile, storia che quindi é durata all’incirca appena cinque mesi.

Sotto la supervisione di Kennedy, la Microsoft aveva deciso di creare una nuova piattaforma per la lettura e l’organizzazione dei Feed RSS. Questo progetto doveva diventare il centro di comando dei feed per tutta una seria di strumenti elettronici e per altrettante applicazioni software. In questo modo si sarebbe centralizzata tutta la gestione dei dati generati dai differenti servizi di Windows Live. Giusto per fare un banale esempio, attraverso questo sistema sarebbe stato possibile ricevere la notifica d’arrivo delle email e leggerle sul proprio palmare o cellulare tramite Feed RSS sul Messenger.

Chiaramente ora, attraverso il licenziamento di Niall Kennedy, ma soprattutto capendone le cause, fuoriescono seri dubbi riguardo il futuro di questi e altri progetti. Il motivo che ha spinto Kennedy ha lasciare l’azienda, pare derivi dallo scarso numero di risorse a sua disposizione, cosa che non permetteva un adeguato avanzamento dei lavori. La Microsoft ha deciso di priorizzare totalmente la futura uscita di Windows Vista e Office 2007, il primo già  paurosamente in ritardo e preso di mira addirittura da Steve Jobs all’ultima Developer Confernce della Apple.

Di conseguenza per terminare velocemente Vista e Office, i programmatori responsabili dello sviluppo degli altri prodotti, tra i quali appunto quelli Windows Live, sono stati spostati causando addirittura il congelamento di tutta una serie di progetti in programma.

Kennedy sta pianificando il lancio di una sua attività  imprenditoriale, puntando sullo sviluppo delle sue idee nell’ambito della gestione dei contenuti RSS. Sembra che a lui rimangano i diritti intellettuali dei progetti iniziati presso la Microsoft e probabilmente proseguirà  questi lavori esternamente.

Pazzesco, ma la Microsoft é in difficoltà  proprio a causa dei suoi due prodotti di maggior successo.

Windows Vista é sicuramente il progetto più ambizioso, ma penso che si sia stimata male la sua complessità  e importanza strategica.
Niall Kennedy non é il primo importante manager a lasciare l’azienda, molti altri hanno preferito passare per esempio a Google. Tutto questo mostra una difficoltà  della Microsoft nella gestione del personale, creando problematiche che si vanno a scagliare come un martello sugli stessi progetti. Soprattutto in ambito informatico, chi lavora nel settore lo sa bene, il turn-around dei dipendenti e qualcosa di molto pericoloso. Quest’ultima problematica normalmente va a cozzare contro la qualità  del software e difficilmente riesce a risolversi.

Microsoft sta facendo tanti, troppi errori, indifferentemente dalla tipologia del progetto, sia questo Windows Vista, IE7 o Office. Secondo me arriverà  a pagherà  il conto nei prossimi anni, proprio quando le fette di mercato saranno ormai perse. Il boom di vendite dei PC Apple (come la sua collaborazione con Intel) e la diffusione di progetti Open Source, come Firefox o il pacchetto OpenOffice, sono segnali che vanno attentamente valutati. Ci troviamo davanti ad un futuro che forse sta realmente cambiando il modo di vedere delle persone, non solo sotto il punto di vista informatico.

P.S.
Consiglio di leggere i commenti delle persone sul suo blog.