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ChaCha, il motore di ricerca umano.

ChaCha Logo
ChaCha é un motore di ricerca molto particolare, visto che dietro al motore ci sono delle vere persone. Se si preme il bottone “Search With Guide” si viene direttamente connessi con una persona che cerca per l’utente e offre consigli attraverso una chat dedicata.
Ho testato il tutto e devo dire che la cosa mi é piaciuta. Attraverso la chat si ha la possibilità  di filtrare i risultati della ricerca.
Il concetto é molto interessante ed un pò di concorrenza in più a Google non fa male.

Ho provato per esempio a cercare “medianima Italy”, questo il risultato della discussione.
Medianima Search Small
ZoomEnlarge

Molto più interessante é stata la mia ricerca con “Italian Newspapers”, poi durante la chat ho richiesto informazioni riguardo ai blog correlati. I risultati ottenuti sono stati molto interessanti. Provate voi stessi.
Newspapers Search Small
ZoomEnlarge

Site of the day: Ms Dewey.com

msdewey.com

Qualcosa di nuovo sul fronte dei motori di ricerca, una ricerca dal volto umano (ma che in fondo si basa su Microsoft Live). :-)
Update:
Ms. Dewey reagisce a seconda della ricerca effettuata. Provate per eempio ad inserire parole come Sex, Google, Italy o George Bush. Ho fatto differenti ricerche e ottenuto quasi sempre differenti “shows”.

..e Google creò SearchMash

SearchMash.com

Si stanno moltiplicando le notizie riguardo SearchMash.com, un motore di ricerca che nasce dalle mani di Google.

SearchMash é un progetto nato con l’intenzione di monitorare l’usabilità  di nuove funzionalità  attraverso il suo stesso utilizzo.
Google ha deciso di proposito di non inserire questo progetto all’interno del suo Google Labs, per ottenere dati più obiettivi da parte dei suoi utenti, sempre per lo stesso motivo non sono state rilasciate informazioni riguardo ai metodi di monitoraggio utilizzati.
Si tratta quindi di un sistema cavia, per provare nuovi design e funzionalità , che non dovranno essere per forza implementati direttamente in Google.

La storia si ripete. Google VS Microsoft

Internet Explorer 7 é ancora in fase beta, eppure comincia a far discutere. IE7 conterrà  una “searchbar”, che sarà  inizialmente predisposta per la ricerca su MSN.
Chi potrebbe lamentarsi di questo? Google, che si rivolge addirittura alla giustizia americana. Il motivo é sempre lo stesso, che già  conosciamo da anni.
Google denuncia l’uso scorretto della posizione monopolistica Microsoft. Il tutto si può riassumere attraverso alcune dichiarazioni rilasciate al New York Times (registrazione necessaria), da parte di Marissa Meyer, vice presidente di Google: “Il mercato favorisce le scelte aperte e le aziende dovrebbero competere basandosi sui loro utenti e sulla qualità  dei servizi. Noi non pensiamo che sia corretto che la Microsoft preimposti MSN. Noi crediamo che dovrebbero essere gli utenti a scegliere“.

Il discorso é corretto, ma ho seri dubbi sulla correttezza di Google. Basta ricordare che alcune settimane fa Google ha concluso un accordo con Firefox per integrare la sua ricerca nell’omonimo browser.
Anche Opera utilizzo di default Google come motore di ricerca.
E l’affare con DELL? Ce lo siamo scordati? Google pagò 1 miliardo di dollari affinchà© sui computer DELL venissero preinstallate Google Toolbar e Desktopsearch.
Insomma le campagne marketing per spingere la diffusione della Google Toolbar sono state notevolmente aggressive.
Inoltre non capisco perchà© Google inizi a muoversi proprio adesso utilizzando queste argomentazioni. Sono anni che Internet Explorer 6 devia le ricerche internet direttamente su MSN, anche se manca un vero e proprio campo per la ricerca, il risultato rimane lo stesso. Devo quindi intendere che si ha realmente paura di IE7 e che forse riuscirà  a riprendersi le quote di mercato perse in questi anni.
Ricordo ancora bene le lotte giudiziarie degli anni 90 con Netscape.
Allora il verdetto andò a favore di Netscape e fu incolpata la Microsoft di utilizzare in modo scorretto il suo monopolio, creato con il sistema operativo Windows, per favoreggiare l’utilizzo d’Internet Explorer.
Oggi la Microsoft si comporta di conseguenza, respingendo tutte le accuse. Dean Hachamovitch, manager Microsoft, sempre attraverso il NYT dice: “Nonostante gli avvenimenti avvenuti in passato, il nostro principio fondamentale é sempre stato quello di dare il controllo all’utente“.

Secondo la Microsoft, gli utenti potranno cambiare le impostazioni solo con quatto “click”. Ecco quindi Google contraddire, dichiarando che non tutti gli utenti sono in grado di poter cambiare queste impostazioni.
Prevedo quindi grosse battaglie, a colpi di click. Quanti click occorrono per cambiare la pagina iniziale del browser? Uno o due? Ma l’utente é in grado di fare questa operazione? No siamo tutti stupidi, abbiamo bisogno del call center per cambiare il motore di ricerca.
Mi sento anche io stupido nel ricordare che il successo di un servizio dipende sempre e solo dalla qualità  dello stesso. Non mi sembra che Google abbia bisogno d’utilizzare questi stupidi argomenti, che secondo me provocano esattamente l’opposto di quello che si vuole raggiungere.

Google Finance

Loren Baker, del searchenginejournal, riporta alcune informazioni che riguardano l’uscita di un nuovo prodotto di Google, ovvero Google Finance. Il dubbio é nato osservando questo referer: http://google.com/finance?q=goog&btng=search+finance0.
frontend.sfe.scrooge.dc.borg.google.com:31853

Per logica, un sistema del genere avrebbe sicuramente senso, basti pensare che se si cercano in Google i codici delle aziende quotate in borsa, la maggior parte delle volte si viene trasportati su Yahoo Finance.
Provate a cercare “goog“, il codice di Google e ciccate quindi sul primo link. Dove andate a finire?