Rss

Archives for : Censura

Il grande firewall cinese colpisce ancora

Il grande firewall cinese colpisce ancora. Se pensate che anche questa volta possa trattarsi di un sito di sostenitori del Dalai Lama avete sbagliato. La censura cinese ha deciso di bloccare completamente imdb.com.

Non si sa esattamente il motivo, probabilmente le informazioni su diversi documentari e film sul Tibet e sulla dittatura cinese hanno spinto al blocco totale del sito.

A proposito di buon giornalismo

86 journalists killed in 2007

Sono 86 i giornalisti uccisi nel 2007, negli ultimi 5 anni questi omicidi di categoria sono aumentati del 244%.

Nel 2007:

  • 86 giornalisti e 20 assistenti sono stati uccisi
  • 887 arresti
  • 1,511 picchiati o torturati
  • 67 rapiti
  • 528 media outlets censurati

Online:

  • 37 bloggers sono stati arrestati
  • 21 picchiati
  • 2,676 pagine web cancellate o censurate

Nel 2006

  • 85 giornalisti and 32 assistenti sono stati uccisi
  • 871 arresti
  • 1,472 picchiati o torturati
  • 56 rapiti
  • 912 media outlets censurati

Fonte: RSF

Birmania rete solo locale da 24 ore.

Visto che siamo in tema di censura, aggiungo che la rete in Birmania é tagliata fuori dal resto del mondo.
Da più di 24 ore i birmani possono accedere solo a siti locali e anche l’invio di email all’estero é bloccata.
Un dirigente della Myanmar Teleport, la società  di telecomunicazioni controllata dal regime militare birmano, ha dichiarato che il MWW (Myanmar Wide Web) é bloccato causa difetti tecnici.

Fonte: Inquirer.net

La Russia ha paura della rete

Internet fa davvero paura, la rete si sta dimostrando il reale nemico da abbattere.
Di censura cinese e birmana oramai si sa tanto, ma la Russia come si comporta?
I nostri cari amici al Cremino hanno scoperto che la censura si può applicare in diversi modi. Non serve più bloccare le informazioni attraverso enormi proxy o con agenti speciali di polizia cybernauta, si agisce diversamente.
Lo stato acquisisce in maniera “legittima” grossi portali notiziari, in questo modo l’inserimento di notizie che non facciano perdere la faccia al governo, diventa semplice ed efficace. Insomma la Russia sta pianificando una sua rete su misura, Internet senza interferenze dal mondo esterno.
Noi oramai siamo abituati a centinaia di conflitti d’interesse, visto che i nostri media, internet e non, appartengono e sono controllati in maniera indiretta da tutta una serie di personaggi istituzionali. Dobbiamo solo ringraziare la beata ignoranza dei nostri dipendenti, che ancora non sono in grado di distinguere un PC da una macchina da scrivere, se abbiamo ancora una buona dose di libertà  democratica in rete.

Fonte: Washington Post

Il presidente iraniano blogga.

Da un paio di giorni é disponibile online il blog del presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad. Sarà  sicuramente interessante seguire ciò che avrà  da dire, inoltre mi pare che Ahmadinejad sia in assoluto il primo presidente ad avere un blog vero e proprio.
Il primo post (08-08-06) descrive la sua storia e quella dell’Iran, parla quindi di monarchia, di Khomeini e degli anni in guerra contro il nemico iracheno.
Non so e non riesco a capire se dietro la tastiera ci sia veramente Ahmadinejad o qualche suo dipendente.

Non mi sembra che i media abbiano reagito in modo particolare alla notizia, l’unica che ho letto é stata quella ufficiale redatta da Reuters, altrimenti il nulla.
Non so se ne esistano altri, ma mi pare che questo blog sia il primo creato da un presidente.
La traduzione inglese lascia a desiderare, basta leggere la domanda del “polling”:
Do you think that the US and Israeli intention and goal by attacking Lebanon is pulling the trigger for another word war?

Se qualcuno ha più informazioni riguardo ad una futura Word War, é pregato d’inviarmele.