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Crazy Egg, finalmente statistiche differenti

Crazy Egg
Tutti quelli che hanno un sito un blog, un portale e-commerce o anche un semplice sito corporate, si sono spesso posti una domanda :”Ma dove, come e quando si muovono i miei utenti”?
Scopro oggi su Mashable, un nuovo sistema d’analisi per le presenze in rete: Crazy Egg.

Bella idea, direi quasi geniale. Crazy Egg non é il solito Webalizer, che mostra il numero di visite e le page impressions, ma calcola e visualizza le utenze di un sito in maniera particolare, permettendo una reale ottimizzazione dei contenuti.
Crazy Egg é un sistema statistico”overlay”, che mostra quindi in maniera grafica, le abitudini e i click effettuati dagli utenti su un sito web. Grazie a queste ottime grafiche, é possibile perfezionare il layout, i contenuti e le funzionalità  di un sito.
Overlay
Crazy Egg non calcola soltanto il numero dei click sui diversi link di un sito, ma anche le posizioni e i movimenti del mouse. Proprio grazie a questo é possibile creare delle “heatmap”, i luoghi più “caldi” e utilizzati di un sito internet.
Per capire meglio il tutto, consiglio di guardare gli screenshot su Mashable e sul sito della Crazy Egg, che sicuramente mostrano il funzionamento in modo molto chiaro.

Crazy Egg, come d’abitudine Web 2.0, é in fase beta. Per registrarsi bisogna inserire il proprio indirizzo email e attendere che si venga ricontattati.

Apple brevetta le tecniche RSS

Apple

Il marchio con la mela ha registrato, il 29 dicembre 2005, due brevetti con i titoli “News Feed Viewer” e “News Feed Browser“.
Sotto “News Feed Viewer”, sono descritte le tecniche per la presentazione e la gestione di “Syndication XML”. Il Feed-Viewer viene presentato come la possibilità , da parte dell’utente, di decidere quali e quanti contenuti RSS si desidera gestire. Inoltre l’utente ha la possibilità  di rigenerare un feed dai contenuti già  presenti.

Per ciò che riguarda il “News Feed Browser”, viene esplicitamente descritto il sistema utilizzato dai vari browser per la registrazione automatica dei contenuti RSS.

Dave Winer, l’ideatore del sistema RSS, risponde a questa notizia con una semplice frase:
Apple is patenting our inventions, again. Oy.

Io aggiungo semplicemente “Apple don’t be evil!“.

NBC Universal compra iVillage

NBC Universal, sta per acquisire totalmente iVillage, una delle comunità  virtuali per donne più famose in rete, con circa 14 milioni di utenti registrati.
La NBC Universal ha offerto 8,50 dollari per ogni azione, questo significa che per acquisire il 100% di iVillage serviranno circa 600 milioni di dollari.
La transazione dovrebbe concludersi nel secondo quadrimestre del 2006.
Tramite iVillage, la NBC Universal desidera raggiungere un fatturato di 200 milioni di dollari entro la fine dell’anno.
Aggiungo che NBC Universal é per l’80% in mano alla General Electrics, il restante 20% appartiene alla Vivendi Universal.

Basta con il Social Bookmarking!

Ho letto l’articolo “Ri.dic.u.lous” di Steve Rubel e non posso che essere concorde con le sue affermazioni. Non ha senso far uscire giornalmente un nuovo sistema per il Social Bookmarking, per poi perderne le tracce con il tempo.
Quando diventa utile un sistema di condivisione dei bookmarks? Teoricamente posso utilizzare tutti i sistemi possibili esistenti sul mercato, ma é la massa degli utenti a fare la vera differenza. Sotto quest’aspetto, del.icio.us rimane imbattibile, soprattutto dopo la forte spinta che ha ricevuto dall’acquisizione di Yahoo.
Certo il mercato é allettante, creare un sistema come del.icio.us non é un grosso problema tecnologico, ma il successo si ottiene in altri modi. Inutile aggiungere tecniche AJAX, belle grafiche e tools vari, se poi il concetto finale rimane lo stesso.

Dave Goldberg (Yahoo Music) critica il DRM musicale.

Dave Goldberg, capo del settore musicale di Yahoo, vede nel sistema di licenze DRM il vero problema che affligge l’industria musicale.
Sono state affermazioni che hanno suscitato un certo scalpore, soprattutto se si pensa che Goldberg le ha dette durante il Music 2.0 a Los Angeles.

Dave Goldberg chiarisce che non si tratta solo di un problema di licenze ma anche dei prezzi troppo alti, che obbliga gli utenti ad andare a scaricare la musica da altre parti. Goldberg cita eMusic come esempio da prendere, qua la musica é venduta in formato MP3 senza nessun tipo di protezione, ma rimane un forte e reale bisogno di nuovi e innovativi concetti di vendita.

Goldberg non ha scoperto l’acqua calda e vedere le grandi major musicali, che inorridiscono davanti a queste affermazioni, mi fa solamente ridere.
Devo però aggiungere, che in contrasto con le affermazioni di Goldberg, abbiamo l’iTunes di Apple, che come ho scritto poco fa, ha raggiunto traguardi importanti e ottimi fatturati. Certo Apple ha un marketing vincente, la coppia iPod + iTunes, ovvero hardware + software, é stata studiata in maniera egregia, questo dovrebbe far pensare.