
Don’t have time to watch it all? The Ultra-Condensed Movies.
Archives for : December2005

Ho una pessima abitudine, prima di andare a letto accendo sempre l’ultima sigaretta é navigo ancora un pò in rete, questo mi aiuta a prepararmi alla giornata che si appresta ad arrivare. Questa sera finisco su ZetaVu, il blog di Vittorio Zambardino.
Su ZetaVu, il 03.12.2005 é stato scritto un piccolo articolo sul nuovo sistema TvIP d’Alice, che personalmente ho trovato un po’ superficiale, ma non credo che il signor Zambardino volesse andare nei dettagli del sistema. Dopo, sempre sullo stesso blog, leggo un altro articolo, che invece giudico noioso, ma non tanto per il contenuto scritto da Vittorio Zambardino, ma per le emails trascritte e ricevute da quest’ultimo.
Sono stanco di leggere email di gente che si lamenta della Telecom e di tutte le sue offerte.
- Quali sono le soluzioni? Siamo noi a generare il mercato e in parte anche il monopolio. L’unica soluzione é divulgare la conoscenza di sistemi differenti. Oggi con il VoIP si sta già dando un forte colpo al monopolio della rete fissa Telecom, ma purtroppo non siamo abbastanza veloci. Telecom é più veloce di noi, perché si fa forte delle nostre lacune a livello tecnologico.
Sono stanco di leggere “Sono ingegnere informatico, cliente Fastweb e direttore marketing di una azienda.
Credo di conoscere la materia.“
àˆ anche grazie a queste persone che ci troviamo in questa situazione. Ho abitato, studiato e lavorato per 12 anni in Germania e non ho mai sentito frasi del genere. Sono sempre i fatti che contano. Noi in Italia, nelle aziende, discutiamo oramai solamente dei livelli contrattuali e dei titoli di studio.
Sono stanco di leggere “Quando misura la componente innovazione cerchi di conoscere ciò che offre la concorrenza“
Se una persona é in grado di leggere un articolo su un BLOG, é sicuramente in grado di cercare da solo con GOOGLE ciò che offre la concorrenza. Concorrenza fatta da chi poi? Da Fastweb? Che ha dovuto ricevere finanziamenti statali, quindi pagati con le nostre tasse, per aumentare la capillarità della rete? Teoricamente abbonandomi a Fastweb pago due volte.
Sono stanco di leggere “Le partite di calcio e il resto sono in streaming già da un po’. Ci sono canali gratuiti (LEGALI) di cui non parlate.Forse perchà© quando non c’é lo sponsor non prendete i soldi?“
La domanda da farsi é un altra. Perché guardare il calcio? Bisogna smettere di guardare il calcio.
Ripeto, l’unico sistema per cambiare realmente le cose é la diffusione della conoscnza. Smettiamola di parlare dei costi ADSL, che nel resto d’europa é più veloce e costa meno. Oramai l’ADSL é una tecnologia destinata a morire. Oggi bisogna dire che in America, in Germania e in Inghilterra ci sono già città interamente coperte con rete Wi.Fi e Wi.Max, mentre da noi hanno appena iniziato un progetto pilota ad Arezzo.
Non si può eliminare un monopolio se non si ha la conoscenza di ciò che avviene fuori dalle nostre quattro mura e se non si riesce ad eliminare quel modo d’essere abitudinario che ci contraddistingue.
Buona notte.

Per finire bene la serata vi posto una notizia, in parte ridicola e in parte preoccupante.
A quanto pare in Germania alcuni partecipanti (il sito é in lingua tedesca) al programma pubblicitario Google AdSense hanno ricevuto emails da parte di un certo Michael Adams, dipendente dell’azienda Nimzoservices.com in Panama. Questa azienda ha manipolato gli accessi AdSense di alcuni siti web, facendone aumentare quindi il guadagno e desidera adesso riceverne il 50%. Sempre in questa mail, é scritto che se il pagamento non dovesse avvenire, gli accessi a Google AdSense saranno aumentati in modo sproporzionato, per così far bloccare la collaborazione AdSense da parte di Google, che per logica dovrebbe pensare appunto ad una manipolazione del click-rating.
Ricercando tra i meandri della rete le tracce arrivano sino ad un certo Reimund Lutzenberger, intestatario del dominio my-nebenjob.de (nebenjob si può tradurre come “lavoro part-time”), che al momento cerca personale, senza esperienza, per effettuare test sulla qualità e ricerche di mercato dei siti web.
Questo Lutzenberger inoltre gestisce un server per il gioco degli scacchi, chessfriend.com. Per caso si scopre che Michael Adams é il nome di un famoso giocatore di scacchi che utilizzava spesso e volentieri la tecnica di difesa “Nimzo-Indiana“.
Immagino questo sia solo l’inizio, anche se da noi AdSense non é proprio diffusissimo come in Germania, non mi stupirei nel vedere azioni di questo tipo anche in Italia nei prossimi giorni.

La discussione tra Microsoft ed Eolas compie un giro di 180° riguardo al famoso brevetto registrato é utilizzato da Internet Explorer. La multinazionale del software ha deciso di cambiare alcune parti del suo browser per evitare conflitti con il brevetto americano numero 5.838.906. Questo brevetto, registrato dall’Eolas Technologies, riguarda l’implementazione di “Plug-Ins” o di “Applets” sui siti web, che dovrebbe poi essere utilizzata con programmi interattivi o con degli “Hot-Spots” in movimento su delle immagini.
Microsoft dichiara sul sito “Microsoft Developer Network” (MSDN) che tramite un prossimo update, gli utenti che utilizzano Internet Explorer non potranno più interagire con controlli ActiveX, che sono caricati attraverso “APPLET”, “EMBED” o “OBJECT”.
Mi spiego meglio, i controlli saranno ugualmente caricati nel browser, ma l’interfaccia d’utilizzo sarà bloccata. L’interazione con questi elementi sarà possibile solo dopo che l’utente avrà deciso d’attivare l’interfaccia d’utilizzo.
La funzione dei controlli ActiveX, quindi le applicazioni che non richiedono interazione con l’utente rimangono quindi inalterate. Ciò significa che un file musicale potrà essere in ogni modo ascoltato da un sito web, solamente l’interfaccia d’utilizzo del player non sarà più visibile, quindi per esempio le funzionalità “Forward” e “Backward” saranno utilizzabili solamente se l’utente attiverà esplicitamente i “controlli” ActiveX necessari.
Un documento nella libreria MSDN, con il titolo “Activating ActiveX Controls” descrive i cambiamenti e da suggerimenti agli sviluppatori web.
Attraverso questi cambiamenti, Microsoft cerca spudoratamente di aggirare il brevetto dell’Eolas. L’interazione, che viene già descritta nel titolo del documento del brevetto, “automatically invoking external application providing interaction and display of embedded objects within a hypermedia document“, attraverso i cambiamenti su Internet Explorer non sarà più automatica.
A mio parere tutto il processo tra Eolas e Microsoft, avrebbe potuto finire molto prima. Gli elementi ActiveX dovrebbero essere eliminati del tutto dalle pagine web.
- Sono pericolosi per la sicurezza.
- Sono lenti.
- Non ho mai visto un reale valore aggiunto per l’utente.
- Sono utilizzabili solo da IE e Windows.
Chiaramente credo sia il desiderio degli utenti internet in generale, quello d’avere la possibilità d’arricchire pagine web con reali applicazioni, insomma una via di mezzo tra sito web e web-services. Certo abbiamo gli Java Applets e il più moderno AJAX, ma manca ancora la possibilità di lavorare e interagire con file locali.
Non avrebbe senso mettersi tutti intorno ad un tavolo per cercare di creare uno standard per l’integrazione di software all’interno delle pagine web? In questo caso, come dovrebbe essere lo standard? Oppure mi sono perso un pezzo e qualcosa già esiste?
P.S.
Lunedì voglio brevettare la forchetta in Cina.
