Ultimamente si parla spesso della Germania, si prende per esempio la sua economia, la qualità della vita, il senso di meritocrazia e per concludere la loro elevata qualità tecnologica.
Questi paragoni vengono sempre o quasi fatti in determinati momenti, ovvero quando conviene.
Io non so molto della TAV, la famosa tratta ad alta velocità che dovrebbe trasportare merci da Torino a Lione, quello che so è che se ci sono delle persone disposte a sacrificare anche la loro vita, salendo su un traliccio dell’alta tensione, significa che qualcosa non funziona.
Allora perché non prendere anche in questo caso l’esempio della Germania? Per diversi mesi nella città di Stoccarda ci sono state decine e decine di manifestazioni a causa di un progetto, chiamato Stuttgart 21, che dovrebbe rivoluzionare completamente l’urbanistica e il traffico ferroviario. Stuttgart 21 prevede la costruzione di 57 km di nuovi binari ferroviari e nove tunnel con una lunghezza totale, da un minimo di 30 a un massimo di 55 km. Solo per la costruzione della nuova stazione ferroviaria c’è bisogno di circa 1 km² di terreno. Per ultimare la costruzione del progetto si calcolano circa 8 milioni di metri cubi di terra da spostare e circa 1,5 milioni di metri cubi di nuovo cemento.