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Archives for : July2008

Tre milioni di lavoratori informatici in 3 anni! In India.

Nello stato indiano di Tamil Nadu, il sesto dell’Unione Indiana per numero di abitanti, nei prossimi 3 anni verranno creati circa 3 milioni di posti di lavoro nell’IT, un milione all’anno. Certamente il paragone é difficile, ma per dare alcuni numeri rispetto al nostro paese, stiamo parlando di uno stato che ha più o meno le dimensioni dell’Italia.
Probabilmente non sono più abituato a questi numeri, soprattutto quando si parla di lavoro.
Il primo ministro di Tamil Nadu vuole trasformare il suo stato nel più grande centro informatico asiatico. Si parla di cerca di 37 milioni di euro per lo sviluppo dell’esistente ITES (Information Technology Enabled Services). Le aziende con più di cento dipendenti e che si collocheranno in questa zona, potranno accedere ad un finanziamento a fondo perduto di 45.000 euro e due anni senza versare una lira per le spese elettriche.
Le aziende con più di 400 dipendenti potranno ottenere incentivi fiscali superiori ai 30 milioni di euro e niente bolletta elettrica per 5 anni.

Fonte: IndiaTimes.com

La risposta europea al MIT

Si chiama EIT la risposta al piຠcelebre MIT americano. E’ costato “solo” 308 milioni di euro.

http://ec.europa.eu/eit/

Critical Mass Attacked

Sconcertante. Tutta la storia su thesmokinggun.com

Indignati 3

Continuo con la classifica degli indignati (post precedente).

Maroni:  INDIGNATO dalle accuse del Consiglio d’Europa

Guzzanti: INDIGNATO con Carfagna per il comunicato contro Sabina

Berlusconi: Sono INDIGNATO. Bisogna ripristinare un equilibrio tra i poteri dello Stato

Carossa: Sono INDIGNATO: ma di cosa hanno paura?

Goisis: s’INDIGNA

Utenti altopaganti telecom?

Leggo su Zeus che la Telecom esternalizzerà praticamente tutto il supporto del 187 e del 191.

Due milioni di clienti in meno nella telefonia fissa, un significativo calo delle chiamate al 187 e al 191, l’80% delle chiamate nei giorni di sabato e domenica gestite dagli outsourcer come Telecontact e Comdata, il 100% delle chiamate in outbound per la commercializzazione di prodotti e servizi affidata già  oggi all’esterno. Per la telefonia mobile già  oggi 28 milioni di clienti sono già  gestiti dagli outsourcer di Telecom Italia (tranne 2 milioni di clienti top gestiti direttamente dall’ex monopolista).

Poi perà³ leggo che una parte dei servizi rimarrà in mano alla Telecom, almeno per gli utenti altopaganti. Immagino che con altopaganti ci si riferisca alla bolletta telefonica, sia del fisso che del cellulare. C’à© qualche anima pia che mi aiuta a capire?

Il modello organizzativo dovrebbe essere quello che vede gestiti direttamente da Telecom solo gli utenti altopaganti, sia business sia consumer. Gli altri verrebbero lasciati agli outsourcer che potrebbero, in prospettiva, assorbire una parte degli esuberi Telecom nell’area dei call center.

Sarebbe interessante sapere perchà© le chiamate sono diminuite e soprattutto quali sono quelle che vengono calcolate. In ogni caso, io che ho la linea telefonica base solo per avere la linea ADSL, visto che non sono raggiunto da altre aziende, tipo Wind o Fastweb, dovrà³ avvalermi (ma à© già cosà­) di un call center di seconda classe. Dico seconda classe perchà© se à© vero che stanno per attuare il piano sopra citato, significa che la chiamata al call center sarà deviata in base ai costi che uno effettua da fisso e/o cellulare. Di per sà© à© già folle pensare che tutti i servizi di supporto verranno affidati in outsourcing, ad aziende che non conoscono la parola formazione. I servizi offerti dal 187 sono già a livelli bassissimi, roba che se fossimo in USA, non so quante class action sarebbero già state formate. Affidare il tutto a servizi esterni significa eliminare del tutto il servizio agli utenti (anche business) che fanno un utilizzo “normale” del proprio telefono.

Ditemi che ho frainteso e capito male.