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Archives for : January2007

Il giornalismo digitale fa le sue vittime

Time Inc. (TimeWarner) anceh a causa del nuovo giornalismo digitale, modifica la propria struttura. 289 redattori vengono mandati a casa.

“It is safe to say it will be more than 200, it could go as high as 250, but it certainly won’t be 300,” said one insider.

People, Sports Illustrated e chiaramente lo stesso Time sono i titolo che verranno toccati da questa decisone, inoltre gli uffici di Chicago, Los Angeles e Atlanta saranno chiusi.

Prima gli indiani, adesso anche i russi. Tutti vogliono Telecom Italia.

Come al solito prendo notizia dalla stampa estera, la nostra va sempre un pò più piano.
Sembra che la russa AFK Sistema voglia diventare maggior azionista di Telecom Italia. La notizia é apparsa questo venerdì sul quotidiano russo Kommersant. Della questione se ne parlerà  di più il prossimo marzo, quando Putin si troverà  qua in Italia.

Altre informazioni a riguardo su Reuters.

La Femme D’Argent

Thanks to Anja for the work and to me for the support :-D
Made in Italy and Germany.
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Come diffondere dati segreti in maniera sicura. Wikileaks

Wikileaks

La democrazia é una bella cosa, concetti che per noi risultano addirittura banali, per molti altri sono ancora da capire.

La democrazia ci offre la possibilità  di diffondere notizie più o meno compromettenti, senza aver la paura d’essere perseguiti dallo stato. Da noi in Italia é diventata oramai pratica diffusa quella di cercare aiuto attraverso la stampa o a trasmissioni del tipo “Mi manda Rai 3″ o “Striscia la notizia”.

Come già  detto, per molti altri popoli che vivono in società  di tipo totalitario, questo concetto di libertà  é inesistente. Molto spesso si viene perseguitati per il semplice motivo d’aver voluto rendere pubblica la verità  o addirittura più semplicemente la propria opinione.

La rete ci viene sempre incontro, infatti grazie a Wikileaks per molti sarà  possibile esprimersi e rendere pubblici documenti segreti e critici, senza doversi esporre in prima persona.

Wikileaks, esattamente come il grosso fratello Wikipedia, permetterà  la diffusione d’informazioni e documenti proprio per andare contro i regimi repressivi esistenti in Africa, nel Medio Oriente, in Asia e nell’ex Unione Sovietica.

Logicamente il sistema sarà  disponibile anche per tutto l’occidente per segnalare scorrettezze o azioni immorali effettuate da stato o aziende.
Certamente la rete offre a tutti già  adesso la possibilità  di rendere pubblico tutto ciò che si vuole, ma con forti rischi di tracciabilità  degli utenti. La Cina investe diversi milioni di dollari per il controllo dei movimenti in internet. I creatori di Wikileaks per ovviare al problema hanno semplicemente pensamento di cifrare e rendere anonimi tutti gli accessi attraverso la tecnica dell’Onion Routing.
I creatori di Wikileaks sono informatici e matematici, alcuni dissidenti, provenienti da Cina, USA, Taiwan, Australia e Africa.
Wikileaks, proprio come Wikipedia, si baserà  sull’autocontrollo offerto dagli stessi utenti che analizzeranno e discuteranno l’attendibilità  dei documenti disponibili. Il tutto sarà  disponibile entro i prossimi due mesi.

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