Rss

Archives for : January2007

Google e Microsoft investono miliardi (per risparmarne altrettanti)

Sia Google che Microsoft stanno investendo cifre di un certo rilievo.
Si parla di più di un miliardo di dollari in nuovi edifici per allocare altrettanti nuovi server.
Le infrastrutture cominciano a scricchiolare sotto l’aumento del traffico, cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni.
Tutto ciò obbliga ad investire in nuove locazioni per maggiorare il numero dei server a disposizione.
Chiaramente investire significa anche risparmiare tasse, infatti Google nella Carolina del Nord é riuscita ad ottenere incentivi  fiscali pari a circa 100 milioni di dollari, per un investimento di 660 milioni di dollari nella città  di Lenoir.
La concorrente Microsoft invece ha preferito investire 550 milioni di dollari, per i suoi servizi Live, nella città  di San Antonio, in Texas, approfittando di incentivi fiscali pari a 20,7 milioni di dollari.

599.000$ in 9 ore

Woot Logo

In Italia Woot! non é ancora molto conosciuto, mentre spopola in USA. Woot! é un sito e-commerce che si basa sul principio del “One Day, One Deal”. Ogni giorno alle 24:00 (CT) viene messo in vendita un prodotto in numero limitato, se questo viene esaurito bisogna attendere il giorno seguente.
Woot! àˆ stato inserito dal Time tra i 50 siti e-commerce più innovativi, ed attraverso il suo semplice ma efficace sistema di vendita, guadagna cifre di tutto rispetto con il minimo sforzo.
Proprio lo scorso dicembre sono stati messi in vendita 500 proiettori DLP InFocus IN72, il tutto é stato venduto nel giro di 8 ore. Lo stesso prodotto é stato reinserito ieri, ma questa volta invece di 500, i pezzi in vendita erano 1000. Tutti i proiettori sono stati venduti in poco più di nove ore per una cifra totale pari a 599.000 dollari.
woot
Secondo Wikipedia, grazie alla particolare strategia di vendita, Woot! ha incassato nel 2005 circa 40 milioni di dollari (10 milioni nel 2004). Mediamente Woot! Incassa circa 100.000 dollari al giorno.
Consiglio la lettura dell’articolo su Wikipedia, che descrive in maniera egregia la storia e i fatti di Woot!.

Sono un frustrato, quindi scrivo sul blog.

Ho notato che sono ancora molto di voga le discussioni riguardo ai motivi che spingono una persona a scrivere su un blog. Anche io ho cominciato a riflettere su questo, nonostante scriva oramai da più di un anno. Come probabilmente la stragrande maggioranza delle persone, ho iniziato a scrivere per induzione, ovvero leggendo altri blog, tra cui l’oramai famoso BeppeGrillo.it.
Mi affascinava il cambio di rotta del web, verso un mondo virtuale fatto di contenuti e nient’altro. Rimango dell’opinione che la blogosfera deve il suo successo non tanto alla diffusione della rete in generale, ma alla decadenza di tutti gli altri sistemi d’informazione. Per la prima volta nella storia dell’informazione, ci si trova davanti all’utente che attivamente ricerca i contenuti, mentre i sistemi tradizionali, come radio e TV, inviano e la persona subisce passivamente, rimanendo con l’unica possibilità  di scelta in mano, un telecomando con i tasti da 1 a 7 consumati. Se c’é qualcuno che ha guardato più di una volta a settimana un programma televisivo registrato sul numero 8 me lo faccia sapere.
Proprio grazie alla mia personale frustrazione lavorativa, decisi che dovevo fare qualcosa per non perdere il treno e di conseguenza anche un valore intellettuale personale.
Uno dei miei primi post descriveva esattamente la mia delusione professionale in Italia, dopo tanti anni passati all’estero. Mi sono ritrovato in un paese mentalmente perpetuo, con concezioni lavorative morte.
Per la prima volta nella mia vita professionale mi sono quindi accorto che esistono tre possibilità :
1. Ci si fa inglobare lentamente dai perpetui per diventare a propria volta RICCO, POTENTE e STUPIDO come loro;
2. Non ci si fa inglobare, ma si cerca di prendere il lavoro come una sfiga virtuale che dura esattamente 8 ore. In queste 8 ore si cerca di far funzionare solo i neuroni che accettano ordini dai grandi manager, spegnendo tutti gli altri neuroni che normalmente creano problemi, perchà© fatti per pensare. Dopo le otto ore si torna nella vita reale scordandosi tutto il resto;
3. Si cerca di utilizzare i neuroni passivi ed ogni tanto qualcuno attivo, per cercare di capire il senso di un meeting di due ore e mezza, dove si é discussa la nuova disposizione dei cestini per l’immondizia. Grazie ai pochi neuroni attivi si é riusciti a capire d’aver buttato via 2 ore e mezza della tua vita e ti accorgi d’essere ancora vivo mentalmente proprio perchà© ti sei chiesto il “Perchà©?”.
Le tre possibilità  non sono buone o cattive, ma semplicemente differenti, si tratta solo di una scelta personale. Personalmente ho optato per la terza.
Il mio “Perchà©?” inizia esattamente durante il mio ritorno in macchina e proprio a partire da quel momento la mia mente inizia a lavorare. Arrivo a casa, accendo il mio “piccì” e mi sfogo.
Leggo che durante quelle due ore mezza, migliaia di persone si sono poste il mio stesso problema e lo hanno scritto su un blog. Inizi ad apprendere che la discussione sulla disposizione dei cestini alla fine non era nemmeno sbagliata, ma si poteva per esempio anche parlare di come disporli, che forse ne sarebbe bastato solo uno condiviso da 3 persone, che si potrebbero usare 3 cestini condivisi da 3 persone ma con funzioni differenti, uno per la carta, uno per il vetro e un altro per la plastica, o forse il cestino della plastica non servirebbe se si comprasse materiale con meno imballaggio.
Questo é il motivo che mi spinge a scrivere su un blog, condivido con altri le mie idee, nate da una frustrazione iniziale e siccome i frustrati in questo paese sono tanti, ne fuoriesce una quantità  tale d’informazioni, che ti senti veramente stupido se non ne entri a far parte.
Dopo tutta questa serie di riflessioni sono arrivato quindi alla seguente conclusione:
1. Sono un frustrato;
2. Leggo i blog a causa del motivo 1;
3. Scrivo sul mio blog dopo il punto 2;
4. Il giorno dopo sono meno frustrato, più informato ma anche più incazzato perchà© le riflessioni nate dopo i punti 2 e 3, non tutti riescono o vogliono capirle, riportandomi quindi a ricominciare dal punto 1.

Alice contro T-Online

Ho deciso d’intraprendere un viaggio all’interno del mercato delle ADSL. Si dice spesso che Telecom Italia, con la sua Alice, sia tra le più care d’Europa. Ho deciso così di verificare sito per sito, contratto per contratto, le reali differenze d’offerta tra l’Italia ed il resto dell’Europa.

Inizio il confronto con il mercato tedesco di T-Online, che conosco bene, avendo abitato in Germania per più di 11 anni.
Le differenze sono sostanziali, soprattutto quando si passa ad abbonamenti VDSL, che comprendono non solo collegamento flat alla rete, ma anche telefonia IP e IPTV. Quest’ultimi due parametri non li ho inseriti nella lista di proposito, come non ho considerato le offerte a consumo.
Ho preso in considerazione invece tutti gli abbonamenti che comprendono, come elemento primario, semplicemente la connessione in internet 24 ore su 24, con un costo mensile fisso.
Ecco quindi la prima lista comparativa.

Alice vs T-Online 1 small
ZoomEnlarge

In questa lista salta come prima cosa in maggior numero d’offerte, questo significa che in Germania agli utenti viene data una maggiore possibilità  di scelta, proprio in combinazione alle proprie esigenze.

In ogni caso se la differenza tra le due linee da 2 Mbit/s é inesistente, possiamo notare che in Germania, pagando il prezzo di una Alice 20Mega, sia ottiene una linea da 25 Mbit/s in download e 5 Mbit/s in upload, quest’ultimo valore ben più alto rispetto ai 384 Kbit/s offerti qua in Italia.

Come già  spiegato all’inizio, la mia comparazione si riferisce solo ed unicamente ad abbonamenti flat, devo comunque aggiungere che le due offerte VDSL di T-Online comprendono anche una flat VOIP e TVIP con 50 canali e videorigestratore digitale.

Se navigate con Alice 4 Mega meglio passare alla 2 Mega

Circa una settimana fa ho fatto richiesta per cambiare il mio profilo Alice Flat 4 Mega (abbonato circa 18 mesi fa).
Mi sentivo preso per i fondelli.
Per prima cosa la velocità  della mia linea 4 Mega non mi convinceva, troppo lenta. Infatti dopo il passaggio alla 2 Mega la velocità  in download é rimasta praticamente identica, poi il prezzo.
La Alice Flat 4 Mega da 36,95 euro é stata sostituita dall’offerta Alice da 20 Mega, lasciando comunque il prezzo invariato. Purtroppo questa offerta é al momento disponibile ancora in poche città  italiane. Questo significa che chi non é stato ancora raggiunto dalla linea da 20 Mega continua, continuerà  a navigare a 4 Mega finchà© la Telecom ne ha voglia. Quest’ultimi infatti non si obbligano a rispettare nessun tipo di limite di tempo.

Alice Offerta 1

Come già  detto, Alice 4 Mega non si può ordinare da sola, non esiste in nessun listino, ma viene offerta solamente se Alice 20 Mega non é disponibile. La cosa assurda é che in mancanza di Alice 20 Mega la 4 Mega viene offerta i primi due mesi GRATIS e i successivi 4 mesi 29,95 euro/mese anzichà© 36,95 euro/mese. Qua sotto la prova dopo aver inserito i dati relativi al mio numero telefonico.
Alice Offerta 2

Questo significa che dopo 6 mesi si passa quindi a pagare nuovamente 36,95 euro/mese senza avere nessun dato riguardo ad una futura disponibilità  della linea a 20 Mega. Potrebbero passare 2, 12 o altri 36 mesi e continuare a pagare la cifra di Alice 20 Mega, utilizzando però solamente la linea da 4 Mega.
Proprio per tutto quello sopra descritto ho deciso di cambiare profilo ed utilizzare la linea da 2 Mega, arivando a pagare 19,95 euro/mese.
Ma conti alla mano, quali sono le differenze?
Abbonandosi ad Alice 2 Mega per un periodo di 12 mesi si pagano 239,40 euro.
Rimanendo ad utilizzare l’abbonamento Alice 4 Mega, sempre per 12 mesi si pagano 443,40 euro.
Chi invece vuole Alice 20 Mega, non ancora attivata dalla Telecom, si ritroverà  ad utilizzare una 4 Mega per 12 mesi a 341,50 euro. Nel peggiore dei casi, si arriva a risparmiare 102,10 euro all’anno.

Tutto ciò mi sembra una sporca offerta da parte della Telecom per accaparrarsi 36,95 euro al mese senza doversi preoccupare di un veloce cambio alla 20 Mega. Infatti per essere trasparenti e soprattutto onesti, si sarebbe potuta offrire Alice 4 Mega a 29,95 sempre e comunque, a prescindere dalla linea a 20 Mega.

Dalla settimana prossima cercherò informazioni riguardo alla legittimità  di tale offerta.