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Archives for : March2006

Google Finance é online

Google Finance

Come pronosticato, oggi é stato lanciato online il nuovo servizio Google Finance, chiaramente in versione beta.
Un bel colpo da parte di Google che fino ad oggi aveva lasciato campo libero ai concorrenti Yahoo Finance e MSN Money.

Come da filosofia Google, la pagina principale é ridotta all’essenziale.
La ricerca di titoli e quotazioni é veramente semplice, inoltre é interessante osservare che a differenza di Yahoo e Microsoft, le notizie finanziarie sono rilevate da agenzie esterne come Reuters, PR Newswire. Si calcola che le fonti esterne ricercate siano circa 4500.
Anche le già  esistenti tecnologie sono ben integrate nel sistema, come la ricerca di foto, news e blog. In futuro si prevede un aumento delle funzionalità , per presentare in modo più efficace, un maggior numero di notizie finanziarie.

Google Finance offre grafici interattivi, creati grazia ad AJAX e Flash. àˆ possibile, per esempio, far scorrere temporalmente il grafico, semplicemente puntando e trascinando il mouse. Contemporaneamente vengono mostrate le notizie finanziare di quel titolo durante il periodo visualizzato. In questo modo l’utente é in grado di riconoscere meglio l’andamento di un titolo a seconda dei suoi avvenimenti storici.
Agli utenti registrati, viene offerta la possibilità  di partecipare a discussioni e di creare un pool di titoli (massimo 200) da osservare.
Google desidera utilizzare il successo e il traffico generato dal proprio marchio a 360°. L’informazione finanziaria é uno dei servizi più utilizzati in rete. Secondo ComScore Media Metrix, durante il primo mese del 2006, circa 161 milioni di persone hanno utilizzato questa tipologia di servizi. 34 milioni si sono orientati verso Yahoo Finance, mentre 24 milioni hanno invece preferito MSN Money.

Bill Gates promette un nuovo Internet Explorer ogni dodici mesi

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Oggi la Microsoft, attraverso Bill Gates, ammette di non aver preso abbastanza in considerazione lo sviluppo di tecnologie e strumenti per Internet Explorer, questo ha dato spazio ai concorrenti, come Firefox e Safari.
Quali sono quindi i provvedimenti e le reazioni di questo “mea culpa” di Bill Gates?
Si parte con le promesse. Per il futuro, ogni dodici mesi, gli utenti otterranno un update del browser. IE7 é solo l’inizio di un progetto.
Bene, anche con IE5, anche più spesso di ogni dodici mesi, siamo stati costretti a fare download update per tappare i differenti buchi di sicurezza del browser.
Gates dichiara che alla Microsoft già  si lavora per le prossime funzionalità  del sistema, senza però dare ulteriori dettagli.

Oggi é stata rilasciata una nuova versione Beta di IE7, questa volta “Layout-Complete”, ovvero con il motore rendering definitivo.
Appena resa pubblica la nuova beta ecco spuntare la Secunia, azienda che lavora nel settore della sicurezza IT, che presenta la prima Security Advice.

Insieme alla nuova Beta, la Microsoft ha rilasciato anche una nuova versione di Atlas, “Web Client Framework” che per lo sviluppo di progetti AJAX. Anche in questo caso si tratta una versione Beta, che sembra contenga ancora differenti errori.

Rilasciata la prima alpha di Firefox 2.0

Sui server FTP di Mozilla, sono disponibili differenti versioni della nuova versione Alpha di Firefox 2.0.
Ecco i link per scaricare l’ultimissima versione del browser:
Windows EXE – Firefox 2.0a.1 en-US

Windows ZIP – Firefox 2.0a.1 en-US

Mac – Firefox 2.0a.1 en-US

Linux Installer tar.gz – Firefox 2.0a.1 en-US

Linux tar.gz – Firefox 2.0a.1 en-US

Non é stata ancora data nessuna notizia ufficiale riguardo a questo rilascio, si pensa comunque che le prime informazioni verranno date in serata.
Grazie a Webmaster Blog per l’informazione.

Six Apart: il suo successo e il suo futuro.

Six Apart
Six Apart nasce da idee che spesso arrivano durante un periodo di crisi e di disoccupazione, vive e fattura grazie a software creato per i blogger, insomma presenta in maniera egregia il cosiddetto sogno americano, dove a chiunque viene offerta la possibilità  di realizzare i suoi sogni e le sue aspirazioni.
Nel 2001, Ben Trott inizia a programmare per sua moglie Mena un tool che permette in maniera semplice e intuitiva, la pubblicazione di articoli su un weblog.
Il software in questione viene completato e denominato “Movable Type“.
Sei mesi dopo, Trott decide di offrire pubblicamente in rete questo software.
In pochissimo tempo e inaspettatamente, Movable Type diventa popolarissimo. Migliaia di persone iniziano a lavorare con questo sistema, scrivere e gestire contenuti diventa immediato rispetto al software offerto in quel periodo.
Attraverso questo inaspettato successo e nel bel mezzo della crisi New Economy, la coppia decide di creare l’azienda Six Apart.
L’azienda é riuscita a capire le richieste dei blogger, velocità  e semplicità , determinandone il suo successo. Oggi Six Apart conta più di 100 dipendenti e 3 uffici sparsi per il globo, a San Francisco, Tokio e Parigi. L’azienda cresce e guadagna grazie alla vendita dei suoi servizi.
A parte qualche problema nel 2004, dove Movable Type divenne in parte a pagamento, Six Apart é cresciuta non accorgendosi nemmeno della crisi, che da anni oramai affliggeva il settore.
Nel 2005 Six Apart acquisisce la comunità  online “LiveJournal“, che contava circa dieci milioni di utenti e da alcuni mesi Six Apart ha iniziato a cooperare insieme a Yahoo Small Business.
Intanto gli utenti attendono il prossimo colpo di Six Apart. Tra poche settimane si potrà  vedere all’opera il nuovo lavoro di Ben e Mena. Gli sviluppatori di Six Apart stanno lavorando intensivamente al progetto “Comet”, che la stessa Mena definisce “the future of blogging”.
Comet dovrà  attirare l’attenzione di tutte quelle persone che, fino ad oggi, hanno trovato difficile l’utilizzo delle tecniche presenti in rete. Comet sarà  un miscuglio di funzionalità  presenti in Movable Type e LiveJournal.
Siamo agli ultimi atti, Comet al momento é testato da piccoli gruppi di utenti, ma ancora non si conosce l’uscita definitiva, come non si sa nulla riguardo al sistema di licenze che verrà  adottato

Lenovo vuole cancellare 1000 posti di lavoro

L’azienda cinese Lenovo, terzo produttore mondiale di Personal Computer, sta preparando lo smantellamento di almeno 1000 dei suoi 21.400 posti di lavoro.
Lenovo, attraverso una notizia ufficiale del direttore William J. Amelio, desidera risparmiare 250 milioni di dollari e riorganizzare il dipartimento responsabile per la vendita dei propri prodotti.
I problemi esistono ed erano prevedibili, con la loro organizzazione mastodontica, non poteva finire diversamente. Lenovo non ha solamente acquistato il settore PC della IBM, ma ha preso indirettamente tutta l’organizzazione e la struttura di vendita. Questo tipo di struttura, che già  dava problemi all’interno della IBM, difficilmente riesce a stare in piedi come singola ed autonoma azienda.
Insomma con un solo pneumatico non si riesce a fare andare avanti tutta l’automobile, ma devi ricrearti un monociclo.
Lo stesso Amelio dichiara che spesso i clienti, interessati all’acquisto di un portatile, aspettano anche cinque giorni per ottenere una risposta dagli uffici Lenovo.