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Arriva CarSpace, Social Network per gli amanti dei motori.

CarSpace

Lunedì 27 Febbraio, ovvero tra poche ore, tutti gli amanti dei motori potranno avere accesso a CarSpace, social network a loro dedicato. Il sistema sarà  lanciato dal popolare portale automobilistico americano Edmunds.com.
Su questo sistema sarà  possibile vedere decine di pagine di fan automobilistici, che mostreranno “pimp and muscle cars”.
CarSpace pubblicizza il sistema con le seguenti parole:
“At CarSpace we make it easy to find other enthusiasts who share your passion for all things automotive. From new cars to classics, muscle cars to minivans, the CarSpace social network can help you rev up your automotive friendships by creating and maintaining connections with friends who share similar interests.”

Come già  detto, il sistema partirà  ufficialmente domani, ma alcune funzionalità  sono già  disponibili da un paio di settimane.

Ma chi c’é dietro CarSpace?
L’azienda creatrice del nuovo network automobilistico e la Edmunds, già  conosciuta in america con il suo portale e-commerce, dedicato alla vendita d’automobili.
La Edmunds é la classica azienda familiare. Il CEO dell’azienda é Peter Steinlauf, sua moglie siede nel consiglio d’amministrazione e i tre figli sono a capo d’alcune importanti funzioni aziendali.
Non ci troviamo davanti ad una StartUp, la Edmunds é nata nel 1966 a Los Angeles come azienda editoriale, solo nel 1995, in pieno boom New Media, esce il portale dedicato all’auto.
Alla Edmunds lavorano circa 300 dipendenti ed al suo interno trovano spazio 6 matematici, responsabili degli algoritmi per il calcolo dei valori di vendita delle automobili usate (TMV, True Market Value). Gli algoritmi e i sistemi informatici derivanti vengono poi offerti come servizi tecnologici ASP ed utilizzate su Edmunds.com.
Per finire, CarSpace é una novità  ma arriva da un’azienda con una grossa esperienza alle spalle, che prende le idee di MySpace e le trasporta nel settore automobilistico.

Google Finance

Loren Baker, del searchenginejournal, riporta alcune informazioni che riguardano l’uscita di un nuovo prodotto di Google, ovvero Google Finance. Il dubbio é nato osservando questo referer: http://google.com/finance?q=goog&btng=search+finance0.
frontend.sfe.scrooge.dc.borg.google.com:31853

Per logica, un sistema del genere avrebbe sicuramente senso, basti pensare che se si cercano in Google i codici delle aziende quotate in borsa, la maggior parte delle volte si viene trasportati su Yahoo Finance.
Provate a cercare “goog“, il codice di Google e ciccate quindi sul primo link. Dove andate a finire?

Basta con il Social Bookmarking!

Ho letto l’articolo “Ri.dic.u.lous” di Steve Rubel e non posso che essere concorde con le sue affermazioni. Non ha senso far uscire giornalmente un nuovo sistema per il Social Bookmarking, per poi perderne le tracce con il tempo.
Quando diventa utile un sistema di condivisione dei bookmarks? Teoricamente posso utilizzare tutti i sistemi possibili esistenti sul mercato, ma é la massa degli utenti a fare la vera differenza. Sotto quest’aspetto, del.icio.us rimane imbattibile, soprattutto dopo la forte spinta che ha ricevuto dall’acquisizione di Yahoo.
Certo il mercato é allettante, creare un sistema come del.icio.us non é un grosso problema tecnologico, ma il successo si ottiene in altri modi. Inutile aggiungere tecniche AJAX, belle grafiche e tools vari, se poi il concetto finale rimane lo stesso.

Dave Goldberg (Yahoo Music) critica il DRM musicale.

Dave Goldberg, capo del settore musicale di Yahoo, vede nel sistema di licenze DRM il vero problema che affligge l’industria musicale.
Sono state affermazioni che hanno suscitato un certo scalpore, soprattutto se si pensa che Goldberg le ha dette durante il Music 2.0 a Los Angeles.

Dave Goldberg chiarisce che non si tratta solo di un problema di licenze ma anche dei prezzi troppo alti, che obbliga gli utenti ad andare a scaricare la musica da altre parti. Goldberg cita eMusic come esempio da prendere, qua la musica é venduta in formato MP3 senza nessun tipo di protezione, ma rimane un forte e reale bisogno di nuovi e innovativi concetti di vendita.

Goldberg non ha scoperto l’acqua calda e vedere le grandi major musicali, che inorridiscono davanti a queste affermazioni, mi fa solamente ridere.
Devo però aggiungere, che in contrasto con le affermazioni di Goldberg, abbiamo l’iTunes di Apple, che come ho scritto poco fa, ha raggiunto traguardi importanti e ottimi fatturati. Certo Apple ha un marketing vincente, la coppia iPod + iTunes, ovvero hardware + software, é stata studiata in maniera egregia, questo dovrebbe far pensare.

iTunes festeggia un miliardo di downloads

Dopo tre anni e grazie alla vendita della canzone “Speed of Sound” dei Coldplay, iTunes raggiunge la magica cifra di un miliardo di canzoni scaricate.
Le statistiche parlano di tre milioni di canzoni scaricate giornalmente su iTunes. Apple prevede un buon futuro, ma c’é concorrenza delle piattaforme che offrono mp3 illegalmente da battere. La Apple é convinta che l’unica maniera per vincere é solo attraverso una grand’offerta di canzoni, un prezzo basso e un sistema digitale delle licenze realmente flessibili.Il download che ha fatto raggiungere il magico miliardo, é stato effettuato da Alex Ostrovsky, del Michigan (USA).
Come di consueto in USA, quando ci si trova davanti a questa serie d’eventi, al signor Ostrovsky la Apple ha regalato un iMac, 10 iPod, un buono da spendere su iTunes del valore di 10.000 dollari e una borsa di studio al conservatorio Juilliard