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Google Wave

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Da alcuni giorni sono entrato in possesso di un conto su Google Wave, uno dei progetti più chiacchierati in questi mesi sulla rete. Le ambizioni Google con questo sistema sono molto alte, compresa l’eliminazione futura dell’onnipresente email.

Cercare di definire Google Wave non é semplice. Non é un servizio di posta elettronica, non é una chat, non é neanche un sistema Wiki o un Messenger. Wave include al suo interno un po’ di tutti gli elementi citati, un mix dei più diffusi sistemi di comunicazione internet.

Inizialmente dentro Wave mi sono sentito un po’ spaesato, non sono riuscito a capire immediatamente quello che potevo fare. Avevo la fortuna di avere tra i miei contatti la persona che mi aveva inviato l’invito, avrei potuto creare una nuova wave, se solo avessi saputo cosa scrivere.

Girando in rete ho scoperto che usando come ricerca “with:public” si accede a tutta una serie di waves pubbliche. Solo dopo esser entrato dentro una di queste wave pubbliche ho capito che wave é in grado di gestire centinaia di post su un singolo tema. Insomma mi sono ritrovato con un retrogusto di usenet, solo molto più multimediale e web 2.0.

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Per quel che ho potuto osservare in questo pochi giorni d’utilizzo, posso realmente definire Google Wave come un prodotto innovativo, che sicuramente deve ancora essere messo a puntino, ma si parlando ancora di una versione “preview”, in altre parole la beta della beta.

Per terminare, con la futura apertura delle API di Wave, prevedo integrazioni con i vari servizi di Micro Blogging tipo Twitter, ma anche con i più diffusi social network, senza dimenticare tutti i vari servizi Google come Gmail o Reader. Insomma Google Wave ha veramente tutte le caratteristiche per diventare un serio blockbuster della comunicazione.

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