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Il mio in bocca al lupo!

Riddick

Questa sera ho deciso d’usare il mio blog per motivi puramente personali. Ho appena finito di parlare con Roberto, un caro amico che si é trasferito a Londra.
Una persona che ho sempre definito un genio incompreso. Parlando con lui non si ha l’impressione di parlare con un informatico, ma con l’INFORMATICA. Non so se avete presente la sensazione di parlare e sentire se stessi, ecco con Roberto mi sento spesso così. Nonostante i pochi mesi di reale contatto, é nata stima reciproca, cresciuta poi con idee, sogni e utopie.
Roberto mi ha dimostrato che le utopie non esistono, c’é sempre la possibilità  di raggiungere ciò che si desidera, anche se inizialmente pare impossibile.
Con lui si é discusso centinaia di volte di formazione, gestione del personale, motivazione, tutte cose che molto spesso sono abbandonate per potere ed egocentrismo Ci si dimentica spesso (ma sono convinto che per quanto banale, molti dirigenti non lo sappiano) che il valore monetario di un’azienda é finto, perché quello reale é stabilito direttamente dalle persone che vi lavorano dentro. Se hai dentro delle persone “scazzate”, automaticamente il prodotto finale sarà  una “cazzata”. Per principio sono convinto che in questo mondo tutti abbiano delle possibilità , nessuno nasce scemo, sta all’azienda capire quali siano i punti forti di una persona e lavorare per farli crescere.
Ci troviamo invece molto spesso davanti a situazioni totalmente opposte. Anche le multinazionali, per ovviare a grosse lacune di “know-how”, investono su un numero maggiore di personale, per mettere la classica pezza sul buco, dimenticando spesso che basta formare meglio le persone interne, mantenendo quindi il gruppo con un minor numero di dipendenti, che a sua volta diventa più semplice da gestire.
Mi sto dilungando, lo scopo di questo post non era quello di teorizzare le problematiche aziendali, bensì quello di fare i miei più sinceri auguri a Roberto per il suo futuro, anche quello più prossimo ;-).
L’immagine di Riddick é a lui dedicata, Roberto sa il perchéé. In bocca al lupo!

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