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Archives for : January2006

Le azioni di Google cominciano a cadere.

Googl Crack

Le azioni di Google, amate da molti trader, venerdì scorso hanno registrato per la prima volta una pesante sconfitta, cadendo a quota 399,46 dollari e perdendo così un valore del 8,5%.
Per dirla in soldoni, Google in un giorno ha perso quasi 11 miliardi di dollari del suo valore.
Sembra che le ultime notizie, riguardo al braccio di ferro con il ministero di giustizia americano, abbiano creato dei dubbi riguardo alle reazioni degli utenti Google.
Si deve inoltre aggiungere lo scontento generale, creatosi dopo la presentazione dei bilanci di Yahoo, che nonostante i numeri positivi, ha mancato di molto il traguardo prefissato. Quest’ultimo fatto ha quindi generato delle paure riguardo al bilancio che Google presenterà  il prossimo 31 gennaio.

Rispetto allo scorso 11 gennaio, dove il valore delle azioni di Google aveva raggiunto un picco massimo di 475,11 dollari, ci si ritrova oggi con una perdita del 16%. Il valore totale delle azioni equivale quindi a circa 22 miliardi dollari.

Nonostante tutto, il valore totale di Google (118 miliardi di dollari) é ancora il più alto rispetto agli altri grandi nomi come Ebay (63 miliardi), Yahoo (47,9 miliardi) e Amazon (18 miliardi).
Il valore di IBM é tornato quindi a primeggiare con i suoi 128,5 miliardi, mentre la regina incontrastata rimane la Microsoft con un valore di 281 miliardi di dollari,

Ahmad Reza Shiri, blogger iraniano. Condannato!

Ahmad Reza Shiri, giornalista e blogger iraniano, é stato nuovamente condannato a causa di alcuni articoli scritti sul suo blog, “Iran Azad” (Iran Libero), dove veniva incitato il boicottaggio elettorale in Iran.
Ahmad Reza Shiri é stato quindi condannato a inizialmente a tre e poi a cinque anni con la condizionale.
L’associazione “Reporter Without Borders” dichiara che questo tipo di condanna é spesso utilizzata per bloccare e quindi far tacere i giornalisti che si oppongono al sistema politico iraniano.
Ahmad Reza Shiri, per i prossimi 5 anni, non dovrà  avere rapporti e conflitti con i sistemi o le amministrazioni statali, altrimenti i suoi anni dovrà  farli tutti e in carcere.
Shiri fu già  condannato nel 2004 ad un anno di reclusione, sempre con la condizionale, sempre a causa del suo blog “Iran Libero”, che fu quindi chiuso.
Shiri, nonostante la confisca del suo computer, creò nuovamente un blog, come protesta a questa decisione.

Shiri ha dichiarato a “Reporter Without Borders”, che la sua ultima condanna é chiaramente collegata a quella precedente. Il tribunale ha però utilizzato per la condanna, anche alcune interviste rilasciate a delle stazioni radio straniere.

Secondo “Reporter Without Borders”, i blog oggi sono parte integrante della società  iraniana e la loro “pericolosità ” é dimostrata dalle dure condanne che sono inflitte ai blogger.