Su “Got Ads?” si può leggere un bellissimo articolo riguardo le scarse capacità concorrenziali di Yahoo, con una seria analisi delle problematiche attuale.
Riassumendo l’articolo, si arriva alla conclusione che Terry Semel (CEO Yahoo) debba essere sostituito perchà© dal punto di vista tecnologico, non capisce un tubo.
Inoltre anche attraverso una fusione tra Yahoo e MSN, Google ne trarrebbe enormi vantaggi, visto che la combinazione delle loro incompetenze farebbero diventare Google il vincitore assoluto.
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In Germania in questi giorni é successo qualcosa che ha creato delle enormi discussioni.
Google ha in pratica cancellato dal suo indice il dominio bmw.de. Ora non stiamo parlando di un dominio pornografico ma proprio quello di una delle più grosse aziende automobilistiche del mondo.
Bisogna aggiungere che Google non é impazzita del tutto per fare una cosa di questo tipo, ma ha semplicemente scoperto, grazie a Philipp Lenssen, che i SEO BMW utilizzavano delle pagine nascoste (java script doorway) contenenti parole, ripetute dozzine di volte, che aiutavano ad aumentare il ranking su Google.
Appena scoperto il trucchetto, Google ha aperto il suo database, cercato tutti i domini bmw.de e quindi cancellati. Insomma, una forte presa di posizione da parte di Google.
Ancora adesso, cercando “site:bmw.de“, Google non offre nessun risultato.
Fino a pochi giorni fa Google controllava soprattutto pagine in lingua inglese, ma ora sono controllati anche altri stati e altre lingue.
Un’azione del genere significa la morte virtuale di un piccolo sito internet, mentre per una multinazionale come BMW si tratta di un piccolo e fastidioso incidente. La maggior parte dei loro utenti genera traffico digitando direttamente il nome del dominio anzichà© cercarlo su Google.
Rimane in ogni modo una bella mossa di Google, direi esemplare, che non si pone il problema dell’eliminazione di un dominio aziendale, indipendentemente che questo appartenga ad un bottegaio o ad una multinazionale come la BMW.
Ieri, subito dopo la chiusura del Nasdaq, Google ha presentato i numeri dell’ultimo trimestre e il bilancio per l’anno 2005.
Google chiude il 2005 con un guadagno di 6,139 miliardi di dollari, quasi il 90% in più rispetto ai 3,189 miliardi del 2004.
Come previsto, gli azionisti sono rimasti delusi. Si prevedeva infatti un guadagno di 1,51 dollari ad azione (per il periodo tra ottobre e dicembre) mentre il guadagno annunciato ieri é di 1,22 dollari ad azione. Quest’ultimo valore é comunque aumentato del 82% rispetto al terzo trimestre del 2005.
Dopo l’annuncio, il titolo ha perso il 15%, stabilizzandosi a quota 370 dollari.
Allego la tabella con il tracking storico di Google. Tutti i valori sono da leggere in milioni di dollari.
Trimestre | Guadagno totale | Utile netto +/- |
---|---|---|
4/03 | 515,2 | 27,2 |
1/04 | 653,0 | 63,0 |
2/04 | 700,2 | 79,1 |
3/04 | 805,89 | 51,98 |
4/04 | 1.031,5 | 204,1 |
1/05 | 1.256 | 369 |
2/05 | 1.3 (890 senza TAC) |
343 |
3/05 | 1.578 (1.048 senza TAC) |
381,2 |
4/05 | 1.919 (1.290 senza TAC) |
372,2 |
Per finire bene la serata vi posto una notizia, in parte ridicola e in parte preoccupante.
A quanto pare in Germania alcuni partecipanti (il sito é in lingua tedesca) al programma pubblicitario Google AdSense hanno ricevuto emails da parte di un certo Michael Adams, dipendente dell’azienda Nimzoservices.com in Panama. Questa azienda ha manipolato gli accessi AdSense di alcuni siti web, facendone aumentare quindi il guadagno e desidera adesso riceverne il 50%. Sempre in questa mail, é scritto che se il pagamento non dovesse avvenire, gli accessi a Google AdSense saranno aumentati in modo sproporzionato, per così far bloccare la collaborazione AdSense da parte di Google, che per logica dovrebbe pensare appunto ad una manipolazione del click-rating.
Ricercando tra i meandri della rete le tracce arrivano sino ad un certo Reimund Lutzenberger, intestatario del dominio my-nebenjob.de (nebenjob si può tradurre come “lavoro part-time”), che al momento cerca personale, senza esperienza, per effettuare test sulla qualità e ricerche di mercato dei siti web.
Questo Lutzenberger inoltre gestisce un server per il gioco degli scacchi, chessfriend.com. Per caso si scopre che Michael Adams é il nome di un famoso giocatore di scacchi che utilizzava spesso e volentieri la tecnica di difesa “Nimzo-Indiana“.
Immagino questo sia solo l’inizio, anche se da noi AdSense non é proprio diffusissimo come in Germania, non mi stupirei nel vedere azioni di questo tipo anche in Italia nei prossimi giorni.