Anche se per molti l’avvento dell’era digitale é caratterizzata dalla scoperta del microchip, l’hard disk é stato elemento fondamentale per lo sviluppo dei personal computer.
50 anni fa, nel 1956, l’IBM mise in moto il primo hard disk, grosso come una utilitaria dell’epoca (forse anche di più) ma altrettanto lento e con una capacità tale da consentire il salvataggio di un file mp3.
Questo hard disk costava all’epoca la bellezza di 250.000$ e pesava più o meno una tonnellata.
Il principio di funzionamento da allora é rimasto pressochà© invariato, anche il primo hard disk consisteva di un disco rivestito da materiale ferromagnetico, anche se questo era più grosso di una pizza e per permetterne il giusto raffreddamento bisognava continuamente spegnere ed accendere il tutto. Certamente i compressori responsabili al raffreddamento erano leggermente più grosse delle ventole “papst” inserite nei nostri case e producevano un rumore infernale.
La tecnologia in questi anni é andato avanti, ma come già detto, il funzionamento é rimasto inalterato. Sono cambiate le dimensioni, le velocità e le capacità . Oggi si va in giro con un iPod che al suo interno contiene un gioiellino da 30 GB, silenzioso e veloce.
Pochi ci pensano ma l’hard disk, disco rigido o disco fisso, chiamatelo un pò come volete, proprio insieme al microprocessore, ha cambiato le abitudini delle persone, ma soprattutto ha alterato i principi dell’economia multimediale, inserendo il problema della pirateria tra i primi mali da combattere da parte delle major musicali e cinematografiche. Un file prima di passare su un formato “portatile”, come CD o DVD, per forza di cose deve passare dal nostro disco rigido.
In ogni caso, buon compleanno HD.