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Archives for : IDontKnowZine

Voto Si – Voto No. Ciampi confuso o i giornalisti bevono?

Preso da Yahoo Italia
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Rimango sconvolto dal “Voterò si” di Ciampi.
Clicco sul link e appare questo:

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Interessante la momentanea confusione politica e/o giornalistica.

Il social networking sostituisce il curriculum

Il New York Times ha postato sul proprio sito un interessante articolo riguardo un interessante aspetto d’utilizzo del Social Networking.
Sembra infatti che i reparti “Risorse Umane” delle grosse aziende, comincino ad utilizzare siti come MySpace, Facebook, Xanga o Friendster per controllare il personale da reclutare.
Chiaramente questo non é sempre un vantaggio per il futuro assunto, soprattutto quando il profilo é stato redatto in maniera “leggera”. Difficilmente un’azienda assumerà  qualcuno che si descrive come uno che nel suo tempo libero é “un appassionato fumatore di spinelli”.
I grossi motori di ricerca, come Google, sono già  utilizzati dalle aziende per ricercare informazioni su un possibile nuovo dipendente. Grazie al Social Networking, la ricerca d’informazioni ha raggiunto altri livelli di dettaglio. I profili registrati, descrivono spesso in maniera precisa, lo stile di vita delle persone. Gli utenti inseriscono però spesso foto provocanti, dichiarano di consumare droghe o di praticare particolari attività  sessuali, senza pensare alle conseguenze di tali dichiarazioni. I profili degli utenti sono normalmente accessibili al pubblico, quindi di facile utilizzo, questo nonostante sia possibile bloccare l’accesso a dati personali e sensibili.
In USA la ricerca di personale si svolge molto spesso direttamente all’interno delle università , luoghi dove siti come MySpace.com, sono molto utilizzati.
Circa 30 aziende hanno confermato d’utilizzare le reti sociali per prendere informazioni riguardo candidati da avvicinare all’interno della New York University. Dopo un primo screening effettuato valutando i risultati universitari, ne viene effettuato un secondo per controllare gli interessi personali. Logicamente le aziende che utilizzano al momento questo tipo di sistema, sono quelle che si occupano di tecnologia e media. Lo stesso Marketing Manager della Microsoft, Warren Ashton, ha confermato che questi sistemi vengono oramai utilizzati sempre più frequentemente da un grosso numero d’aziende.

Ho provato Google Spreadsheet

Google Spreadsheets

Ho ricevuto ieri l’invito per entrare all’interno del nuovo Google Spreadsheet.
I blog e i siti che parlano di questa applicazione sono tanti, quindi evito di descrivere che cos’é Google Spreadsheet.
Aggiungo solo che per molti analisti, questo dovrebbe essere un nuovo attacco di Google verso Microsoft, più precisamente conto MS Office.
Ho inserito quindi con grossa curiosità  la mia Gmail e la mia Gpassword per vedere il funzionamento di Spreadsheet.
La prima reazione é stata “WOW!”, nonostante il mio passato da programmatore, rimango in parte sempre affascinato dalle ultime applicazioni AJAX. Questo effetto é durato però solo pochi minuti. Parliamoci chiaro, Google Spreadsheet é uno scherzo. Esistono tutte le funzioni basilari, ma oggi sono disponibili sul mercato applicazioni Open Source in grado di schiacciare sotto ogni punto di vista Spreadsheet. Per l’utente che desidera avere un semplicissimo tool per eseguire banali calcoli va più che bene, ma per quelli che anche solo sporadicamente lavorano con questa tipologia di programmi mancano realmente importanti funzioni:
- Non é possibile inserire oggetti di nessun tipo
- La creazione di tabelle é snervante
- Non é possibile creare diagrammi (anche se pare che questa funzionalità  sarà  aggiunta in futuro)
- Non esiste la possibilità  d’aggiungere filtri
- Sono supportati solo i formati xls o csv
- La possibilità  di stampare i fogli di calcolo é in sostanza inesistente
- Etc. etc.
Potrei aggiungere altre cose, ma non voglio entrare troppo nel dettaglio, anche perchà© questa versione di Spreadsheet non é ancora del tutto completa. Desidero aspettare le prossime versioni per poter dare un mio commento definitivo.

Rilasciato BlogDesk 2.6

blogdesk-logo

Piccola notizia. Pochi giorni fa é stata rilasciata la nuova versione 2.6 di BlogDesk.
Le novità  sono interessanti. Insieme alla correzione di differenti bugs, ora BlogDesk supporta i sistemi Drupal, MovableType, e Serendipity.
Inoltre e ora possibile cambiare la lingua dell’interfaccia grafica (disponibile al momento inglese tedesco e spagnolo).

Dimmi che lingua parli e ti dirò quanto bloggi

technorati stats

David Sifry, fondatore e CEO di Technorati, ha pubblicato un’interessante analisi sulle lingue utilizzata dai blogger.
Secondo voi qual’é la lingua più diffusa? Io pensavo inizialmente al cinese o all’inglese ma sbagliavo. La lingua più utilizzata sui blog é il giapponese (37%), seguita dall’inglese (31%) e dal cinese (15%).
L’italiano ha una diffusione del 2%, affiancandosi al francese (2%) e superando il tedesco (1%).
Interessante anche osservare lo sviluppo temporale. Nel 2005 il giapponese si fermava al 31%, contro appunto il 37% di marzo 2006