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New Eagle

laquila

Lo ha detto, proprio durante lo speciale Porta a Porta l’ho sentito chiaramente. Si parla di utilizzare L’Aquila come primo esempio di “New Town”. Ma questo non vuole essere il solito articolo contro il nostro presidente del consiglio, ma una sorta di ricordo del buon senso.

In Abruzzo sono crollati la prefettura e l’ospedale, simboli di ciò che normalmente si cerca durante una tragedia.  Sono la dimostrazione della nostra stupidità  e della nostra avidità . Ricordo ancora come nel 2002 morirono i ventisette bambini con la loro maestra nella scuola di San Giuliano, episodio già  dimenticato che dimostra la nostra totale incapacità  nel prepararci anticipatamente alle catastrofi.

Oggi si parla della costruzione del ponte sullo stretto, nel punto probabilmente più sismico d’Italia, invece di pensare che forse sarebbe il caso di ricostruire la città  devastata da abusivismo e condoni. Se a Messina dovesse succedere quello che é successo oggi in Abruzzo, non saremmo neanche in grado di contare le vittime.

Le nostre città  sono oramai degli immensi mostri, con delle fauci che oramai vogliono solamente fagocitare chi ha distrutto il suo territorio. Ma noi siamo un popolo strano, ci dimentichiamo in fretta dei nostri morti, quindi procediamo con aumento delle cubature, rendiamo L’Aquila la nuova “New Eagle”, la nuova città .

Aumentiamo, cementifichiamo, disboschiamo, condoniamo e avanti così in nome del progresso (quello italiano) senza pensare a quello che già  abbiamo e che forse dovremmo cominciare a mettere in ordine.

Il mio pensiero va a tutte le migliaia di famiglie vittime del terremoto.

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